Il mondo della Grafica pubblicitaria comprende molti aspetti diversificati tra loro, ma per diventare dei veri professionisti è fondamentale partire dalle basi e perciò avere una competenza consolidata sugli aspetti principali.
Il docente del Corso di Grafica Pubblicitaria, Marco Vimercati, Graphic Designer ed Art Director di esperienza trentennale nel settore, illustra in che cosa consista la base del lavoro di un Grafico Pubblicitario: è necessario conoscere gli elementi fondamentali ed è il più importante di tutti è senz’altro il COLORE.
I colori che entrano in noi hanno effetti sulla formazione di calcio, sullo sviluppo e sull’umore.
Quindi la visione è qualcosa che coinvolge molti organi oltre agli occhi: ai processi fotochimici di trasformazione che subiscono le cellule retiniche, corrispondono per esempio processi analoghi nel fegato, in cui vengono prodotti alcuni enzimi e vitamine.
In generale, la mancanza di luce (per esempio nei paesi nordici) induce alla depressione. Esperimenti condotti in Russia su bambini esposti frequentemente all’ultravioletto hanno mostrato una migliore crescita ed un migliore rendimento scolastico.
Da tutto questo si deduce certamente che all’inizio di ogni progetto di grafica pubblicitaria è fondamentale partire da un’attenta analisi dei colori utilizzati, conoscendo non solo il loro utilizzo grafico ma anche il loro impatto emotivo su chi guarda. Sei pronto ad intraprendere un percorso altamente professionale che farà di te un Grafico pubblicitario professionista?
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Che cosa sono i colori?
I colori nella Grafica Pubblicitaria e nelle discipline affini sono codici di comunicazione. In molti casi hanno assunto un significato condiviso da molte persone.Il rosso
Indica attenzione e pericoloIl verde
Ispira naturalitàIl blu
trasmette autorevolezzaL’arancione
è riconosciuto come un colore vitale e allegro.Rosa e celeste
Caratterizzano femmine e maschi nell’infanzia. Si tratta di significati convenzionali che veicolano messaggi più o meno condivisi da tutti. Ma quando vediamo un colore, dentro di noi succede qualcosa di molto più complesso della semplice interpretazione di un messaggio. Tra una stanza tutta rossa e un’altra tutta blu c’è solo una differenza di colore (quindi di lunghezza d’onda di una radiazione luminosa). Provate a vivere per un mese in una o nell’altra stanza, e vi renderete conto che possono accadervi cose molto diverse. Per saperne di più bisogna chiedersi che cos’è il colore. La risposta è: energia. La luce (che è energia) vaga nell’etere e non è percepibile dall’essere umano finché non incontra dei corpi fisici densi. Noi quindi non vediamo luce ma colori, il risultato della proiezione della luce su oggetti materiali. I colori sono quindi “energia visibile”, una parte abbastanza piccola dell’immenso campo di radiazioni in cui siamo immersi, che va dalla corrente elettrica (bassa frequenza e alta lunghezza d’onda) fino ai raggi gamma e ai raggi cosmici (ad alta frequenza e bassa lunghezza d’onda). Di questo insieme di radiazioni (spettro elettromagnetico), l’occhio umano riesce a “vedere” solo le lunghezze d’onda che vanno da circa 390 µm (blu-indaco) a 800 µm (rosso) (µm significa nanométri).
Che cosa producono in noi i colori?
Quando vediamo un colore quindi l’energia entra dentro di noi. Cosa succede nel nostro corpo? Gli impulsi del segnale ottico dalla retina vanno alla corteccia visiva, situata nel cervello. Ma in questo viaggio, raggiungono anche l’ipotalamo, una struttura del sistema nervoso centrale che regola molte funzioni del metabolismo (sonno, appetito, vigilanza ecc). L’ipotalamo agisce sia sull’epifisi che sull’ipofisi, due ghiandole che producendo ormoni stimolano diverse funzioni metaboliche.

Come possiamo usare i colori?
Guardare un colore è un’esperienza ricca e complessa, che ci nutre e ci fa bene, e che produce in noi dei cambiamenti sul piano:- Fisico (sensazione)
- Metabolico (azione biochimica)
- Energetico (emozione)
- Mentale(informazione)
- Influenza i nostri sentimenti.

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