Dalla progettazione alla stampa in 3D, il mondo dell’interior design si prepara ad una nuova rivoluzione del settore. Scopriamola insieme.
Nel mondo dell’architettura e dell’
interior design è in atto una
rivoluzione grazie alle stampanti 3D con le quali si possono realizzare cose che, fino a pochi anni fa, richiedevano parecchio tempo e tanta, tantissima manualità.
Fino a 30 anni fa, circa,
progettare l’interno di una stanza o anche un intero edificio, richiedeva all’
arredatore spiccate capacità di adattamento nel sapersi districare in qualsiasi sfera professionale, artistica e artigianale.
L’idea creativa, infatti, veniva inizialmente trasportata, a mano libera, su carta. Successivamente, la bozza veniva rifinita con una matita affilata (rigorosamente 2H) stecche, squadre e tecnigrafo per ottenere un progetto chiaro e pulito ma, comunque, bidimensionale. Per un cliente esigente, poteva comunque non essere sufficiente per dare il via ai lavori. Così, per avere un effetto tridimensionale, si procedeva alla
realizzazione di un modellino o plastico in scala. Tutto rigorosamente e pazientemente fatto a mano e, purtroppo, senza
stampante 3D.
Dalla progettazione alla stampa 3D

Con l’avvento di
Autocad 3D, una buona metà del processo creativo e progettuale seguito dall’aspirante arredatore poteva essere archiviata. Il tecnigrafo, pur preservando il suo fascino artigianale, venne sostituito con un computer provvisto del suddetto software. Malgrado l’effetto tridimensionale che si può ottenere con
Autocad, il progetto continua a presentarsi sul piano delle idee. Anche quando viene stampato su carta.
Quando si vuole arredare una casa
ex novo o effettuare un vero e proprio
restyling di un interno storico non se ne vuole avere solo una visione astratta. Si vuole avere a che fare con una prima concretizzazione della stessa, da poter osservare nel suo complesso, da toccare con mano e, magari, anche scomponibile. È in questo momento che entra in gioco la
stampante 3D, rivoluzionaria invenzione tecnologica rinnovatasi negli anni e capace alleviare e facilitare ulteriormente il carico di lavoro che c’è dietro la realizzazione di un plastico.
Insomma, per un
interior designer ma anche per un architetto, la
stampante 3D è veramente uno strumento preziosissimo, perché consente di
realizzare delle architetture in miniatura e, cosa ancora più affascinante, si sta rendendo sempre più indipendente dai più noti, ma comunque troppo pesanti per un computer (per quanto professionale possa essere) software di progettazione.
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MMK 8 Smithe Mews Set

Ad esempio, i
l MMK 8 Smithe Mews Set è una nuova stampante che
ti segue dalla progettazione alla realizzazione tridimensionale di una sala da pranzo, un salotto o di qualsiasi spazio compreso all’interno delle mura domestiche. Aree che, mentre le disegni puoi personalizzare come più ti piace, aggiungendo o togliendo dettagli su dettagli.
È la
stampante 3D che ti guida in questo e a te non resta altro che dare il tasto invio e, appunto, stampare.
In questo modo risparmi parecchio di quel tempo che si impiega nell’elaborazione di un progetto e, anche tanto materiale, cartaceo e non. Una volta seguite le istruzioni su come utilizzarla essa, infatti, provvederà a realizzare l’interno o la struttura da realizzare assemblando solo ciò che serve per avere un
modellino tridimensionale da osservare da ogni angolazione e che, comunque, occupa meno spazio di un tecnigrafo o di un plastico creato a mano.
Certo è che il fascino del passato permane e chissà se, con le
stampanti 3D rivoluzionarie in commercio, si potrà anche realizzare un tecnigrafo in miniatura per arredare lo studio di un
interior designer. Date le potenzialità rivoluzionare di un simile strumento, è possibile.
Tu che ne dici?
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