Un viaggio attraverso la storia della moda femminile contemporanea, da Chanel ad oggi.
Ognuno di noi vorrebbe avere stile ma tutti seguono la
moda. Quest’ultima cambia in continuazione e, invece di spiegare come si è evoluta nel corso del tempo, potrebbe essere interessante fare una carrellata dei capi d’abbigliamento simbolo, dagli anni ’60 ad oggi.
Una volta individuate le
mode simbolo che caratterizzano ogni singola decade, non solo si avrà una vaga idea di
com’è cambiata la moda femminile negli ultimi 50 anni, ma si avranno abbastanza elementi per definire uno stile, inossidabile nel tempo.
Chanel e Audrey Hepburn

Gli
Anni ’60 continuano a proporre il mitico tubino nero, firmato
Chanel e indossato dall’elegante
Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. Tuttavia, questo periodo sottolinea anche una fase di grandi rivolgimenti sociali.
Le gonne si accorciano e le
minigonne entrano negli armadi delle donne per non uscirne più. Il
taglio dei pantaloni, scendendo lungo le caviglie, si allarga. Nascono i
pantaloni a campana o a
zampa d’elefante che meno costanti rispetto alla
minigonna, compaiono ciclicamente nei guardaroba femminili con molteplici varianti e colori.
Short e Hot pants

Il filone avviato negli anni ’60 continua anche con gli anni ’70, ma a farla da padrona sono i
pantaloncini corti detti
shorts o hot pants. Assieme alla
minigonna, questi capi d’abbigliamento non solo
rendono la donna più provocante ma vogliono lanciare un messaggio, dimostrare che il gentil sesso ha preso coscienza del proprio corpo e che non si vergogna a mostrarlo. In comune, l’abbondante
uso di colori vivaci che, di certo, non passano inosservati, mentre i capelli, liberati da cotonature e tagli stravaganti, si allungano incorniciando volti truccati con uno spesso strato di
eye-linear.
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Colori forti e forme eccentriche

Il passaggio dagli
anni ’80 avviene in modo quasi naturale ma, dei precedenti periodi, la
moda conserva la passione per i colori e per gli abbigliamenti dalle forme decisamente eccentriche e stravaganti. Un esempio sono le
minigonne in tulle abbinate alle scarpe da ginnastica, solitamente usate dai tennisti. C’è un uso abbondante di
occhiali da sole dalle linee più spigolose e i capelli ricevono tagli drastici e scalatissimi, cotonatissimi o acconciati con bandane di ogni tipo. È il periodo in cui
entrano in campo le giacche con spalline e gli scaldamuscoli sulle scarpe eleganti.
Lo stile “Sex and the City”

Spesso e volentieri si considerano gli
anni ’90 come anni molto tristi per la
moda femminile. Tuttavia, tra tute dai colori improponibili, giacche con spalline e accostamenti assurdi, qualche perla è comunque saltata fuori e ritorna anche ai giorni nostri. I colori si fanno fluorescenti, abbondano e rimangono i maglioni con il cappuccio. Ogni tanto, salta fuori una
camicia o una
gonna con fantasia a quadri. Orribili erano i
leggins dell’epoca ma stanno tornando, rivisitati, negli armadi femminili e risultano più facili da abbinare senza creare effetti ridicoli. La possibilità di sbizzarrirsi rimane tale e quale agli anni ’90. Abbondano le t-shirt con scritte simpatiche e continuano ad essere apprezzati i top alla
Carrie Bradshaw in Sex and the City.
Vecchio e nuovo convivono

Con l’arrivo degli anni 2000 si può fare un sunto degli ultimi 50 anni di moda femminile. Le donne si trovano a giocare con
capi d’abbigliamento provenienti dal passato scegliendo i pezzi cult più adatti, in base alla stagione e al contesto. Grazie al cielo sembrano rimanere nel passato i
cappotti lunghi fino alle caviglie o
piumini e si è tornati ad affidarsi ad un parrucchiere specializzato lasciando da parte il
mascara per capelli, che tanto andava in voga ai tempi. Rimane però la
passione e la cura per le unghie. Il
french sembra non passare mai di moda. Tornano i
leggins abbinati a maglie lunghe, piacciono le maglie che, all’occorrenza, possono trasformarsi in vestiti. Gli
shorts resistono ma, in certi casi si fanno eccessivamente corti fino a far fuoriuscire le tasche interne.
Quello che conta è lo stile
Non ci sono grandi cambiamenti negli ultimi 50 anni. Piuttosto,
è cambiato il modo di gestire e abbinare i capi di abbigliamento che ha caratterizzato ogni singola fascia temporale analizzata finora, rendendo la moda femminile un continuo rinnovarsi senza dimenticare di buttare un occhio al passato, modernizzandolo e dandogli nuova vita e stile.
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