Il cambiamento continuo, perpetuo, netto, è una delle principali caratteristiche della moda.
Passano le stagioni e mutano vorticosamente stili, proposte, trend. Un’abitudine che è ormai
certezza, summa di una volontà di creare e stravolgere. Un’incoerenza quanto mai coerente,
progettata nel minimo dettaglio, in cui nulla può essere lasciato al caso, dal colore fin al più
piccolo accessorio. Perché non dimentichiamolo mai: sono i dettagli nella moda a far la
differenza.
Moda: l’incoerenza come icona della stabilità
Ci sono stilisti e creativi che hanno però fatto di questa incoerenza un marchio di fabbrica,
una nota distintiva capace di segnare filosofia, collezioni, prodotti. Prada ne è forse
l’esempio più celebre e dirompente. Un brand capace di ripensarsi di anno in anno, di
cambiare pelle, mostrando una sfaccettatura di anime cangianti, che variano a seconda del
modo in cui le si guardi.
Miuccia, un elogio al superamento dell’ovvietà
La storia di Prada parte nella primavera del 1913, quando i fratelli Mario e Martino aprono un
negozio di pelletteria in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. La qualità dei prodotti li rende
subito celebri, tanto da diventare fornitori della casata Savoia. Anni importanti certo, ma è
con l’arrivo della nipote Miuccia nel 1977 che inizia una vera rivoluzione e Prada comincia a
prendere la forma che oggi le riconosciamo.
Una personalità e una volontà creativa dirompente sono le sue qualità riconosciute, qualità
che infonde nell’azienda e che sono capaci di plasmarne un nuovo corso. Voglia di rompere
gli schemi e rifiuto dell’ovvio, un dictat che continuerà a portare avanti imperterrita per tutti gli
anni a venire.
Nel 1978 il secondo e fondamentale passo che dà vita al brand odierno. L’incontro con
Patrizio Bertelli diventa sodalizio d’amore e di lavoro. Da questa sinergia nascono negli anni
‘80 pezzi unici come lo zaino Pocono, le scarpe e nel 1988 le prime collezioni
d’abbigliamento. I primi insuccessi non frenano la creatività di Miuccia, impegnata a
sperimentare, appropriandosi di temi cari all’amata arte e introducendo materiali nuovi e
innovativi. Una passione, quella per l’arte, che non viene sfruttata ma portata avanti con
reale sentimento (la nascita dell’omonima Fondazione ne è chiaro esempio).
La conferma della differenza
È Il tempo a darle ragione e ben presto Prada diventa fenomeno mondiale, entrando di
diritto nel gotha della moda mondiale. Una progettualità concettuale che diventa base del
successo e simbolo di un lusso “nuovo”, minimalista, intellettuale, mai pretenzioso e fine a
se stesso.
Non capita certo spesso che un brand sia capace di dar vita a un universo. Il big bang
creativo di Miuccia ha saputo farlo.
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