Quali sono le fasi dello scatto di una fotografia e perché è importante per un fotografo conoscerle e padroneggiarle? Scopriamolo insieme.
Conoscere quali sono
le fasi dello scatto è fondamentale per ogni
fotografo professionista. Le fotocamere moderne ti permettono di avere un grande controllo sullo scatto. Puoi decidere se lasciare tutto in mano alla macchina, scattando in modalità automatica e concentrandoti solo sulla
composizione della fotografia. Oppure scattare in modalità manuale per avere un controllo totale sui vari aspetti dello scatto.
Indipendentemente dalla
modalità di scatto, automatica o manuale, le fasi che compongono lo scatto sono sempre uguali ed influiscono tutte sulla
qualità finale della foto.
- Inquadrare il soggetto
- Regolare lo zoom
- Mettere a fuoco
- Regolare l’esposizione
- Eventuale attivazione del flash
- Bilanciamento del bianco
- Scatto
- Memorizzazione dell’immagine
Le fasi dello scatto: inquadrare il soggetto
Quando si tratta di inquadrare il soggetto c’è ben poco che la macchina fotografica possa fare. La composizione della fotografia è una questione di esperienza, conoscenze e creatività. Sta’ a te scegliere l’
inquadratura migliore e sfruttare al meglio le condizioni dell’ambiente insieme alle potenzialità della tua macchina fotografica.
Nella fase di inquadratura sei tu a scegliere quali elementi devono avere maggior risalto rispetto agli altri. Per fare questo devi tener conto di molti aspetti, come per esempio la grandezza del soggetto, cosa fa da sfondo all’oggetto, la luminosità dell’ambiente e come agire per raggiungere il risultato che desideri. Ti abbiamo già parlato di questi aspetti nel nostro articolo su
come fotografare un pezzo d’arredamento.
Le fasi dello scatto: regolare lo zoom
Saper usare lo zoom della tua fotocamera è molto più che ingrandire quello che stai inquadrando.
Imparare ad usare lo zoom nel modo corretto può fare davvero la differenza. Tutte le fotocamere moderne dispongono di uno
zoom digitale, mentre i modelli di fascia più alta spesso sono equipaggiati anche con uno
zoom ottico, sebbene possano sembrare molto simili in realtà hanno funzionamenti molto diversi:
- Lo zoom digitale altro non è che un ingrandimento dell’immagine che la fotocamera cattura alla massima risoluzione, all’aumentare dello zoom i dettagli dell’immagine sono quindi meno definiti.
- Lo zoom ottico invece richiede che l’obiettivo della fotocamera possa estendersi, variando quindi l’angolo di visione.
Le fasi dello scatto: messa a fuoco
La
messa a fuoco è una delle conoscenze più importanti per un fotografo. Per spiegarti perché, la cosa migliore da fare è spiegarti
cos’è la messa a fuoco. Quando ti guardi intorno, gli oggetti e le persone ti sembrano tutti nitidi indipendentemente da quanto siano lontani o vicini. In realtà i tuoi occhi cambiano la messa a fuoco di continuo per adattarla a ciò che stai guardando. L’obiettivo della tua fotocamera funziona proprio come i tuoi occhi, l’unica differenza è che in fase di scatto la messa a fuoco non può variare.
Quando scatti la macchina fotografica misura la distanza tra l’obiettivo e il soggetto al centro del mirino per metterlo a fuoco. Il punto preciso in qui si trova il tuo soggetto si chiama
piano di fuoco critico. Tutti gli oggetti che si trovano in quel punto saranno messi a fuoco e quindi nitidi, mentre quelli più vicini o più lontani risulteranno sempre più sfocati a seconda di quanto sono distanti dal piano di fuoco critico.
Il passaggio da un soggetto nitido ad uno sfocato non è netto, ma è graduale. A seconda di quanto il soggetto dista dall’obiettivo avrai un’area intorno al piano di fuoco più o meno estesa. L’area prende il nome di
profondità di campo, al suo interno gli oggetti ti sembreranno comunque nitidi anche se non sono precisamente nel piano di fuoco critico. Imparando come sfruttare al meglio la profondità di campo un fotografo può avere degli effetti molto particolari e risultati finali diversi tra loro, anche se le condizioni di luce dell’ambiente restano invariati.
Le fasi dello scatto: l’esposizione
Quando in fotografia si parla di
esposizione s’intente quanto è chiara o scura una foto. Scattare una foto che abbia il giusto equilibrio tra chiaro e scuro può sembrare banale, ma in realtà richiede grande conoscenza della tua fotocamera e delle tecniche di fotografia.
Per avere una
corretta esposizione è necessario combinare l’
apertura del diaframma ed il
tempo di posa insieme al
settaggio ISO. L’apertura del diaframma determina quanta luce colpisce il sensore della fotocamera, mentre il tempo di posa determina per quanto tempo la luce colpisce il sensore. Un’esposizione errata produce foto troppo chiare o troppo scure sacrificando i dettagli in entrambi i casi.
Conoscere le basi dell’esposizione è fondamentale. In modalità automatica o semi-automatica la tua fotocamera cerca di darti il miglior risultato possibile, ma questo non sempre corrisponde all’effetto che desideravi. In determinati ambienti, inoltre, la macchina potrebbe interpretare male la luminosità a causa di una superficie particolarmente riflettente o scura, in quei casi devi essere tu ad
aiutare la fotocamera.
Le fasi dello scatto: il flash
Quando vuoi scattare in un ambiente scarsamente illuminato o di notte il flash è fondamentale. Per una corretta illuminazione della foto, lo scatto ed il flash devono essere sincronizzati, questo può essere fatto in due modi: attraverso un
cavo sincro nel caso tu voglia separare la fotocamera ed il flash per illuminare con un’angolazione diversa da quella dello scatto, oppure tramite un circuito integrato nella fotocamera.
La potenza di un flash si esprime con il
Numero Guida che serve come riferimento per impostare il diaframma della fotocamera sulla base della distanza che c’è tra obiettivo e soggetto. Maggiore è la potenza del flash maggiore sarà la distanza a cui sarà possibile scattare una foto nitida anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Le fasi dello scatto: il bilanciamento del bianco
Il bilanciamento del bianco è una delle impostazioni più importanti di una fotocamera. Immagina di voler fotografare uno scenario i cui colori ti hanno ispirato. Con un’impostazione errata del bilanciamento del bianco i colori che vedrai in foto non saranno gli stessi della realtà. Per questo ogni fotografo professionista dovrebbe imparare come impostare al meglio il bilanciamento del bianco sulla sua fotocamera.
Nelle macchine a pellicola il bilanciamento del bianco non poteva avvenire in fase di scatto. L’unico modo per intervenire sui colore era usare pellicole e filtri differenti a seconda della fonte di luce. Le fotocamere digitali, invece, si occupano automaticamente del bilanciamento del bianco lasciando a te la scelta di selezionare la modalità automatica o il tipo di sorgente luminosa.
Le fasi dello scatto: memorizzazione dell’immagine
Una volta che l’immagine è stata scattata la macchina la trasferisce sulla scheda di memoria. Il tempo che la fotocamera impiega per completare questa operazione dipende principalmente dal formato e dalla risoluzione con cui viene salvata l’immagine. Risoluzione e formato influiscono sulla grandezza del file e quindi sui tempi di trasferimento. Per file di dimensioni considerevoli la tua fotocamera potrebbe rimanere inattiva anche per svariati secondi.
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