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Moda e design: è difficile parlare di uno senza invadere più o meno necessariamente la sfera d’influenza dell’altro, senza sconfinare in campi di reciproca contaminazione.
Quello della moda e quello del design sono due mondi vicini, concettualmente ed idealmente contigui che tuttavia per lungo periodo rimasti saldamente separati. Ultimamente, però, le cose hanno cominciato a cambiare.
Moda e Design: due mondi, un unico universo
Per tanto tempo il campo della moda ha vissuto e si è sviluppato in maniera fortemente indipendente rispetto a quello del design. I professionisti di entrambi i settori, infatti, avevano formazioni completamente differenti e non avevano motivi ed occasioni per entrare in contatto. In realtà, al di là di quanto potesse apparire a prima vista, design e fashion avevano molti più punti in contatto di quanto gli stessi operatori del settore non immaginassero. La moda, in effetti, è più che semplice tendenza, più del meccanico consolidarsi di un modello estetico: è espressione della più alta forma del gusto, abbraccia lo stile. Il design, dal canto suo, implica una progettazione che coordini funzionalità ed estetica: richiede una produzione che vada oltre il concetto di usabilità, per abbracciare l’aspetto creativo del processo. Insomma: non banale utilità, ma l’oggetto al servizio del bello e dell’arte.
Design d’alta moda: una vera rivoluzione
Negli ultimi anni, quindi, questi due mondi sono entrati sempre più in contatto, dando vita ad un universo caratterizzato da una configurazione del tutto nuova. Sempre più spesso, infatti, fashion e design operano in sinergia, e collaborano proficuamente in un unico processo creativo, per dare vita a progetti che siano più che semplici abiti, ma vere e proprie opere d’arte. La moda non può più fare a meno di ascoltare la voce esperta del design, rubandone segreti e lasciando che i suoi studi sulle forme, sui colori, sulle linee e sugli spazi la ispirino e la influenzino. L’alta moda è l’espressione massima di questo fortunato connubio: sulle passerelle di tutto il mondo, sempre più spesso si vedono sfilare abiti dal design innovativo, a volte portato alle sue forme più estreme. Poco spendibili, magari, ma non per questo fuori dal possibile: basti pensare a un personaggio forte ed innovativo come Lady Gaga, che ha fatto della scelta di capi d’abbigliamento d’eccezione la sua cifra stilistica, il suo marchio indistinguibile attraverso cui veicolare una personalità all’altezza dei suoi vestiti.
Fashion designer: una figura made in Italy
Non solo pezzi unici per artiste d’avanguardia: l’influenza del design nel mondo della moda è molto più sottile e pervasivo di quanto si possa pensare. E la nostra nazione, patria della moda, del gusto e dell’eleganza, ha ancora una volta rappresentato lo scenario ideale dove questa accoppiata vincente è diventata realtà. Il Made in Italy, del resto, è da sempre garanzia di qualità e la qualità, inevitabilmente, si traduce in un lavoro che sappia riconoscere il prezioso contributo di tutti, fondandosi sul principio di intersettorialità. La figura del fashion designer, quindi, diventa indispensabile, perché non si può più fare a meno di progettare l’abito senza inserirlo in un processo creativo che sappia coordinare gusto e forme espressive. Nell’inscindibilità di moda e design, la formazione nel campo della moda, oggi, richiede sinergia e una formazione a trecentosessanta gradi.
Gli stilisti disegnano l’arredamento
Passerelle ma non solo: la fusione creativa tra mondo della moda e mondo del design si realizza ed esplica anche in altre declinazioni. Non soltanto il design che entra negli atelier, ma anche protegonisti del fashion che invadono il mondo dell’arredamento di design. Ecco quindi che i più grandi e stimati stilisti disegnano pezzi unici – e spesso in numero limitato – da esporre al Salone del Mobile di Milano. Tra tutti, Giorgio Armani che ha dato vita ad Armani Casa: un marchio che trasporta gusto, stile ed eleganza nel mondo dell’arredamento, perché il lusso è uno stile di vita. Discorso analogo per Fendi Casa: la qualità dei materiali e della manifattura artigianale del Made in Italy entra tra le mura di casa. Tra i nomi famosi della moda italiana che hanno seguito le loro orme, anche Missoni, Etro e Versace si sono nel tempo dedicati a produrre accessori, tessili e complementi d’arredo di lusso. Nel panorama internazionale, invece, come non citare Ralph Lauren, Hermes o Vera Wang? Insomma: la dimostrazione che l’occhio per lo stile non termina certo in passerella!