Il grafico pubblicitario, nell’era dell’immagine, è una risorsa fondamentale per l’azienda 3.0!
L’approssimazione è la prima nemica della qualità, sempre. E se si vuole mantenere uno standard qualitativo alto, la parola d’ordine è
professionalità:
bisogna riconoscere di non poter far tutto da soli e di dover affidare ogni cosa ed ogni aspetto della propria azienda alle persone competenti. Può essere costoso ma, lungi dall’essere uno spreco, si tratta di un investimento che a lungo termine paga e dà i suoi frutti. Tra i professionisti di cui circondarsi, tra gli indispensabili c’è il
grafico pubblicitario. Ma chi è? Cosa fa? E soprattutto: come si forma?
Il grafico pubblicitario: chi è e cosa fa

Il grafico è, in generale, una persona che si occupa di creare ed elaborare tutto ciò che rientra nel settore visuale. Il grafico pubblicitario, per l’esattezza, può far parte dell’organico di un’azienda o essere freelance, ma in ogni caso il suo compito è sempre lo stesso: lavorare sulla parte grafica al fine di promuovere e pubblicizzare il prodotto o, spesso, l’azienda stessa. L’importanza del grafico pubblicitario infatti parte fin dagli albori del processo di creazione di una società. Logo, marchio, slogan, tutto ciò che fin da subito la caratterizza visivamente andrà a influire incisivamente sulla sua identità e soprattutto sulla percezione della stessa, e per questo
non può essere lasciato al caso. Fin dalla nascita, quindi, ma non solo: dal packaging al volantino, dal manifesto all’etichetta del nuovo prodotto, tutto ciò che è visuale deve passare per le mani di un grafico pubblicitario. Il suo scopo, insomma, è quello di comunicare un messaggio: però, invece di concentrarsi sulle parole (che vengono decise da altri e al limite curate dal punto di vista grafico), si focalizza sulle immagini e su tutto ciò che abbia una componente visuale .
Come si diventa grafico pubblicitario: le competenze da acquisire

Il lavoro di un grafico pubblicitario, quindi, è innanzitutto visuale e per questo è indispensabile
possedere una certa vena creativa e, possibilmente, un certo senso artistico. Può essere utile – ma non è indispensabile – saper disegnare. Ciò che invece è imprescindibile è la capacità di utilizzare software e tool di base per la grafica, dato che il suo lavoro si svolge quasi esclusivamente al pc. Poiché il suo lavoro è finalizzato a comunicare un messaggio e a pubblicizzare l’azienda o un suo prodotto, deve avere una certa conoscenza di
marketing, di psicologia del marketing e molte nozioni di comunicazione. Insomma: il lavoro del grafico non si improvvisa. Non basta saper prendere in mano una matita o utilizzare un programma per grafica qualunque. Bisogna studiare, possibilmente
frequentando un buon corso di formazione che dia tutte le competenze necessarie che, come abbiamo visto, sono vaste e molteplici.
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